Mostre
24.02.-----11.04.2023
VIII edizione di Black History Month Florence
SFORZANDO
Muna Mussie, Georges Senga, Jermay Michael Gabriel
Muna Mussie in collaborazione con SADI
የቦሎኛ ጎዳና | بولونیا / Bologna St. 173 (Re-Turn)
Georges Senga
Comment un petit chasseur païen devient Prêtre Catholique
Jermay Michael Gabriel
David and other feats
Ore 18:00
Inaugurazione
Ore 19:00, padiglione giardino
Performance
የቦሎኛ ጎዳና | بولونیا / Bologna St. 173 (Re-Turn)
Muna Mussie in collaborazione con SADI
A cura di BHMF, Ooh Sound e Nub Project Space
(Parte di IL CLAMORE è DIVENUTO VOCE, una quattro-giorni di musica e performance)
In esposizione
Georges Senga
Comment un petit chasseur païen devient Prêtre Catholique
Jermay Michael Gabriel
David and other feats
A cura di BHMF e Lucrezia Cippitelli
Durante gli ultimi sette anni, Villa Romana è stata un asse centrale del lavoro di Black History Month Florence. La collaborazione che questo evento rappresenta sottolinea il posizionamento dell'istituzione rispetto a The Recovery Plan, lanciando la nuova stagione e accogliendo la direttrice Elena Agudio.
Per l'VIII edizione di Black History Month Florence, Villa Romana ospita una performance di Muna Mussie e presenta due mostre dedicate agli artisti Jermay Michael Gabriel e Georges Senga.
Co-curate da BHMF e Lucrezia Cippitelli, le mostre guardano all'archivio come a un luogo instabile di creazione, interrogazione e mobilità. La memoria collettiva e personale, insieme agli indicatori eterei e fisici di condizioni e condizionamenti, marcano il ruolo della speculazione e della fabulazione nella produzione artistica di entrambi gli artisti. Attingendo dall'archivio di Bonaventura Salumu, con Comment un petit chasseur païen devient Prêtre Catholique, l'artista Georges Senga presenta l'ultimo capitolo di una serie di lavori in corso e il libro di accompagnamento curato da Lucrezia Cippitelli: reimmaginare le tracce d'archivio, riconfgurarle e ri-raccontarle come gesto per superare gli slittamenti e le assenze ma anche per mediare la distanza tra forme di memoria personali e collettive. Con David and other feats l'artista Jermay Michael Gabriel presenta un nuovo corpo di lavori in dialogo con David, una videoinstallazione preesistente. Recuperando oggetti che hanno attraversato il mercato nero e sono finiti nelle fiere dell'antiquariato, l'opera è un gesto verso la restituzione e verso la riconsiderazione della violenza coloniale insita nelle pratiche di un certo tipo di collezionismo.
Muna Mussie in collaborazione con SADI
የቦሎኛ ጎዳና | شارع بولونیا | Bologna St. 173
È un ritorno a casa, circolare e non lineare, della mostra e dei ricordi dell’artista che hanno tracciato un percorso tra Bologna-Città, Asmara-Strada. L’artista si identifica con la sua opera. Atomizzate e decentrate, le parti di questa installazione si spostano con essa a ridefinire il concetto di casa che ha aperto la sua ricerca ad ArchiveSite: Bologna Street 173 è ovunque, una casa che si modella e prende forma a seconda dei corpi che la abitano. Re-Turn Bologna Street è anche un piccolo omaggio all'artista Tsehaytu Beraki (The Sun of Eritrea), attivista politica che ha cantato con le sue poesie e la sua musica i trent'anni di lotta per l'Indipendenza dell’Eritrea. In uno dei suoi brani Beraki cantava "Il nostro popolo è il mare e la nostra rivoluzione è il pesce", così come oggi Mussie definisce le sue opere, la sua casa.
Muna Mussie è un artista eritrea residente a Bologna. Il suo lavoro, tra gesto, visione e parola, indaga i linguaggi scenici e delle performing arts per dare forma alla tensione che scaturisce tra differenti poli espressivi. Alcune sue produzioni recenti, tra cui le installazioni e performance, Milite Ignoto (2015), Oasi (2018), Curva (2019), Curva Cieca (2021) e PF DJ(2021), indagano su apparizioni spettrali e storia minore. https://www.munamussie.com/
SADI/Sam Barreto Cardoso Bertoldi, è un musicista e sound-artist attivo dal 2007. Nato come percussionista e polistrumentista, produce musiche sperimentali/ambient e glitch per installazioni di arte contemporanea e spettacoli di danza. La sua ispirazione è la natura: i suoi progetti artistici invitano ad immergersi in un mondo di sogni surreali, attraverso la sperimentazione dell’errore tecnologico, tessiture sonore ambientali e interpolazione di ritmi spezzati. https://www.sadimusique.com/homepage/
Jermay Michael Gabriel è un artista transdisciplinare italo-etio-eritreo nato ad Addis Abeba. Vive e lavora a Milano, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera, presso il dipartimento di Arti Applicate. Il lavoro di Michael Gabriel si basa su uno sforzo sperimentale, e spesso violento, di resistere alla permanenza e all'inafferrabilità dell'archivio coloniale italiano, attraverso la sovversione dei simboli del potere come riconoscimento di Resistenza.
Nato nel 1983 a Lubumbashi (Repubblica Democratica del Congo), Georges Senga è un fotografo. Sviluppa il suo lavoro di fotografia intorno alla storia e alle storie che si rivelano nella “memoria, nell’identità e nella tradizione”, facendo luce sul nostro agire e sul presente. Tre dei suoi progetti esplorano così la memoria, alla ricerca delle risonanze che gli uomini, i loro fatti e i loro oggetti lasciano dietro di sé, e la resilienza della memoria nel suo paese, il Congo. I lavori di Georges Senga sono stati presentati in mostre personali e collettive: Biennale di Lubumbashi nel 2008, 2010, 2013, 2015 e 2019, Asbl Dialogues nel 2013, Biennale di Bamako nel 2011, 2015 e 2017, Addis Fotofest nel 2014 e 2018, Biennale di Kampala nel 2014, Cap Town Art Fair nel 2018, Sesci_video Brazil nel 2019, Contour Biennale nel 2019, Kigali PhotoFest nel 2019, Fondation A nel 2019, Wiels centre d’art nel 2019, Galerie Imane Farès nel 2019, Cargo in Context nel 2019, FOMU nel 2019, Centro culturale Jean Cocteau nel 2020, Nazioni Unite, Stati Uniti nel 2020.