Mostre
15.02. 22.03.2019
I Premiati di Villa Romana 2019
KAYA, Marcela Moraga, Christian Naujoks, Rajkamal Kahlon
Siamo lieti di invitare Lei e i suoi amici all'inaugurazione della mostra,
che si terrà venerdì 15 febbraio alle ore 19.
Orari di apertura: da martedì a venerdì, dalle ore 14 alle 18 e su appuntamento
KAYA (Kerstin Brätsch e Debo Eilers), _KAYA ritual tool, 2018, _KAYA_YO-NAH YO-HO Necklace (healing performance for a sick painting), 2018, _OraKle Painting Tools for KAYA_YO-NAH YO-HO (healing performance for a sick painting), 2018, , _OraKle Paintings (Catacomb Mirrors), con Nicholas An Xedro, 2018, _KAYA coloring book pages, 2018, _KAYA ritual tool, 2018
Marcela Moraga, Future, 2018, video-performance still
Rajkamal Kahlon, 3 ritratti della serie Do You Know Our Names?, 2017, Die Völker Der Erde /People of the Earth, 2017 - 2019
Christian Naujoks, Moon Nodes #1 (Sick Earth Green), 2019
foto: OKNOstudio
KAYA (Kerstin Brätsch e Debo Eilers), Marcela Moraga, Christian Naujoks e Rajkamal Kahlon sono i Vincitori del Premio Villa Romana 2019. Soggiorneranno e lavoreranno nella sede fiorentina da febbraio a novembre 2018. Essi sono stati selezionati tra una rosa di candidati proposti da un'apposita giuria, composta quest'anno dall'artista Maria Thereza Alves e da Eva Birkenstock, direttrice del Kunstverein für die Rheinlande und Westfalen di Düsseldorf.
KAYA è un progetto collettivo avviato nel 2010 da Kerstin Brätsch e Debo Eilers, due artisti attivi sia in modo indipendente che in progetti comuni. Kerstin Brätsch lavora con la pittura, intesa come un mutevole strumento espressivo legato al corpo, mentre Debo Eilers crea opere scultoree cariche di tensione. KAYA si concepisce come progetto cumulativo: ogni nuova manifestazione si basa sulle precedenti iniziative create dal gruppo. Nel 2017 il collettivo ha esposto al Museum Brandhorst di Monaco e ha organizzato un workshop al Museo Madre di Napoli. Nel 2015 KAYA ha organizzato il KAMP KAYA al KUB Arena del Kunsthaus di Bregenz. Le opere di KAYA sono attualmente in mostra presso la Fondazione Memmo di Roma.
Marcela Moraga ha compiuto gli studi in Cile e Germania e vive a Berlino. È autrice di performance, video e installazioni, a partire da concetti come ordine e movimento negli spazi pubblici, così come dal rapporto tra cultura e natura. Si concentra su spazi effimeri e indefiniti, per attivare delle relazioni al loro interno. Lavora anche con prodotti tessili, che intende come spazi tessuti e interpretabili come oggetti, architetture o immagini bidimensionali. Le sono state dedicate alcune mostre personali a Berlino, Santiago del Cile e Amburgo e ha preso parte a numerose mostre collettive in Francia, Germania, Olanda, Brasile, Cile, Egitto e Corea del Sud.
Christian Naujoks è un artista del suono e compositore. Ha studiato a Lipsia e Weimar e, oltre ad esporre le sue opere in spazi d'arte, si esibisce in performance e concerti. Collabora spesso con altri artisti, tra cui Sarah Chow & Ei Arakawa – di recente insieme al Kunstverein di Düsseldorf - e l'anno scorso ancora con Ei Arakawa e Dan Poston per Skulptur Projekte di Münster. Nelle sue composizioni, Naujoks porta avanti delle operazioni di mimetismo su prototipi che trasferisce in altri contesti, come quello della musica alta o del pop, del modernismo o del romanticismo.
Rajkamal Kahlon ha compiuto i suoi studi in California e a New York e oggi vive a Berlino. Il suo lavoro prende le mosse da stampe storiche di propaganda coloniale, documenti etnografici e di studio delle “razze umane”, che cita e modifica intervenendo su di esse con propri disegni. Estraendo le immagini dal loro contesto, oppure ingrandendo altri dettagli, l'artista seziona la loro funzione esplicativa, riabilitando così corpi, storie e culture che hanno subito violenza o annientamento. Nel 2017, il Weltmuseum di Vienna l'ha invitata per una mostra personale, ancora in corso, Staying with Trouble, nella quale Kahlon ha dato un'interpretazione dei materiali fotografici presenti nella collezione permanente del museo. Il titolo della mostra rimanda alla biologa e filosofa della scienza Donna Haraway, la cui opera ha ispirato il processo di lavoro dell'artista.
Ogni anno, il Premio Villa Romana viene assegnato a quattro artisti residenti in Germania per la singolare qualità del loro lavoro artistico ed offre la possibilità di vivere e lavorare per dieci mesi nella Casa degli Artisti di Firenze, usufruendo gratuitamente di un atelier e di una borsa di studio mensile. Alla fine del loro soggiorno, gli artisti realizzano insieme una pubblicazione.